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L'Arresto


Abbiamo visto precedentemente come avanzare palleggiando. Ma nel caso un giocatore voglia arrestare il palleggio, come deve fare? L’arresto in palleggio può essere eseguito sia in un tempo sia in due tempi.

Arresto in un tempo: Ideale per il buon equilibrio del corpo durante il tiro, perché consente di scegliere il piede perno e quando non si è ad altissima velocità.

Entrambi i piedi si arrestano contemporaneamente, planando sul pavimento. Vi è mai capitato di correre sulla spiaggia ed infilare i piedi sotto la sabbia bollente? Ecco, così si effettua l’arresto in un tempo. I piedi devono radere il pavimento NON scendere dall’alto come dopo un salto. Quando toccano il suolo, le gambe devono essere larghe quanto le spalle e le punte dei piedi devono essere leggermente convergenti, si devono guardare, così ci sarà più equilibrio durante lo stop e il salto per il tiro. Infine, durante l’arresto, il peso del corpo va ammortizzato flettendosi sulle gambe ma senza sollevarsi sulle punte, il tallone si alzerà da terra giusto lo spazio per far passare sotto un foglio di carta. In questo modo si è in buon equilibrio e già pronti per saltare e tirare.

Arresto in due tempi: Ideale quando si è ad alta velocità e quando l’avversario difensore si è staccato troppo da lasciare lo spazio per arrestare rapidamente prima il piede avanti poi l’altro e tirare.

I piedi si arrestano in tempi diversi. Il primo piede che tocca il suolo è quello della mano che palleggia, se l’arresto serve per difendere la palla dal difensore, il secondo piede va appoggiato più avanti rispetto al primo; con le gambe larghe quanto le spalle, anche se i piedi non sono paralleli. Nel caso di arresto per tirare, il primo piede a toccare il terreno è quello opposto alla mano che palleggia. In tal modo, il secondo piede si appoggerà più avanti così da servire come maggiore spinta per l’esecuzione del tiro.





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